L'analisi del presidente

L’analisi della stagione

A distanza di qualche settimana dalla fine dei nostri campionati l’analisi della stagione, da parte del presidente, è dovuta.

Premessa

Abbiamo avuto una stagione, sportivamente parlando, certamente negativa. Il nostro team è retrocesso in Serie A2 nella disciplina dell’hockey in carrozzina, inoltre, la squadra di calcio ha chiuso il rispettivo campionato con l’ultimo posto nel girone. Il perché di questi risultati sportivi negativi sono molteplici e vanno analizzati e compresi a mente fredda.

Iniziamo col dire che i due esiti finali delle due discipline non possono essere comparati. La nostra seconda stagione di powerchair football ha visto la defezione di diversi atleti in tutti gli incontri di campionato. Ciò non ci ha permesso nemmeno di allenarci al meglio in vista dell’imminente impegno sportivo. Inoltre, la nostra linea societaria è stata sempre quella di dare spazio a quegli atleti che nell’hockey giocano meno, senza avere grandi ambizioni di risultato. Perciò, sebbene le sconfitte non piacciono a nessuno, gli 0 punti in classifica non sono un dramma ma sicuramente, se si vuole proseguire su questa strada, uno stimolo maggiore per fare meglio il prossimo anno attraverso una preparazione più continua, anziché alternata, a causa degli impegni importanti che il campionato di A1 di hockey comporta.

Quindi onore ai nostri avversari, alle Aquile Palermo e soprattutto ai Red Cobra per la qualificazione ai play off scudetto.

La stagione di Hockey

Veniamo adesso alla stagione travagliata (è dir poco) vissuta nel powerchair hockey. Cominciamo col dire che siamo retrocessi chiudendo il girone con 6 punti, appaiati alla Vitersport Viterbo, ma con una peggiore differenza reti negli scontri diretti. Abbiamo, di fatto, battuto un record, ahinoi, perché siamo l’unica squadra, delle 3 retrocesse, a passare in Serie A2 con 2 vittorie, a differenza dei Blue Devils Genova e Avengers Padova che hanno chiuso i loro rispettivi gironi con 0 punti entrambe.

Grande rammarico quindi e anche una buona dose di sfortuna. Abbiamo disputato l’intero campionato senza il nostro bomber storico, quel Luca Garofalo che in questi anni ha collezionato con la maglia giallo verde più gol di tutti. In uno sport come questo, l’assenza di un elemento sposta decisamente gli equilibri pesando tantissimo su tutto l’arco di una stagione.

Certo ci sono anche i demeriti nostri, che non sono pochi. Ad esempio, sul campo non si è riusciti a sostituire la figura di Luca. Avremmo potuto sfruttare altre caratteristiche tecniche e un assetto di gioco che magari poteva (e forse doveva) tenere conto di tale assenza; senza dimenticare le prestazioni non proprio esaltanti degli atleti, a cominciare dal sottoscritto.

Sommiamo questi ad un calendario concentrato in poco più di un mese e una trasferta laziale fisicamente proibitiva che ha inciso sulle prestazioni dei giocatori.

La trasferta laziale

Proprio in trasferta si è compromessa la nostra classifica.

Abbiamo affrontato squadre come il Viterbo, la Roma e l’Albalonga nel giro di 3 giorni. La prima partita l’abbiamo addirittura giocata appena sbarcati dal traghetto. Una trasferta che ha portato tre sconfitte in cui, sicuramente, si poteva e doveva fare di più. Per noi che siamo siciliani, affrontare una gara nel resto dello stivale significa dover fare i conti con costi importanti. Motivo per il quale non abbiamo avuto scelta se non quella di dover disputare le tre gare fuori casa in un’unica e faticosa trasferta. Oltre a ciò, abbiamo dovuto tenere in considerazione anche i “tempi”, perché all’interno della squadra c’è chi lavora e non può permettersi il lusso di assentarsi per diversi giorni.

Il ricorso

Passiamo infine ai demeriti degli “altri” (e ne avremmo volentieri fatto a meno). È doveroso informare chi ci segue dell’episodio più clamoroso che ha sancito la nostra retrocessione. Ebbene, forse qualcuno al posto nostro, avrebbe scatenato il putiferio sui social o sui gruppi whatsapp. Noi abbiamo scelto la strada del silenzio, del ricorso attraverso la giustizia sportiva e di una lettera con annesse proposte alla Federazione che ci rappresenta e da cui attendiamo una fattiva e concreta risposta. Il ricorso, l’esito, e la lettera, li trovate in allegato a questo articolo, in modo che tutti possiate prenderne visione diretta, senza alcun filtro.

Il fatto “incriminato”

L’episodio si riferisce al match del 10 marzo 2023, disputato a Viterbo tra Vitersport e Leoni Sicani. Durante l’incontro la nostra squadra ricorre alla verifica del controllo velocità della carrozzina di Fatmir Kruezi, attaccante della Vitersport, palesemente più veloce di tutti fin da inizio gara. Gli arbitri, anziché espellere il giocatore dopo aver riscontrato sui rulli una velocità di 256 m/m (il limite massimo è di 250 m/m), dichiarano regolare la velocità facendo confusione con il regolamento internazionale (questa la risposta verbale il giorno seguente prima della gara con i Thunder Roma).

La dovuta espulsione avrebbe dato l’opportunità alla nostra squadra di recuperare lo svantaggio (il parziale era di 7 a 2 con più di un tempo da giocare) e di affrontare la gara di ritorno senza lo stesso Kruezi, squalificato.

Un errore tecnico intollerabile che ha condizionato il risultato finale di due partite e che avrebbero probabilmente consentito ai Leoni Sicani di salvarsi con assoluta tranquillità.

Oggi staremmo parlando di un’altra classifica, di una stagione andata ben oltre le aspettative con una salvezza conquistata sul campo nel rispetto dei regolamenti. Invece così non è stato e gli unici, fin qui, a pagare siamo stati noi. Ciò comporta per la squadra dei danni economici e di immagine non indifferenti, oltre che ingiusti.

Ci auguriamo che una cosa del genere non si verifichi più in nessun campo da gioco, e che in futuro si possano svolgere dei campionati quanto più regolari possibili, nel rispetto degli sforzi e dei sacrifici che ciascun tesserato e/o squadra fanno ogni anno.

La stagione che verrà…

Adesso dobbiamo ripartire. Tutto ciò che potevamo fare lo abbiamo fatto, ma ora bisogna mettere un punto e andare a capo. Bisogna lavorare sui nostri errori e ricominciare dalla serie A2 con ancora più determinazione per riprenderci ciò che ingiustamente ci è stato tolto.

Vogliamo farlo con uno staff tecnico più completo e su cui stiamo già lavorando, con qualche nuovo innesto di cui molto presto sentirete parlare e, soprattutto, con il sostegno di tutte quelle persone che a titolo gratuito ci aiutano ogni giorno a migliorare. E nel sostegno al nostro team, non dimentichiamo le aziende e i cittadini che contribuiscono per far si che il progetto sportivo e sociale dei Leoni Sicani continui e non cessi mai di ruggire.

Giuseppe Sanfilippo (Presidente A.S.D. Leoni Sicani Onlus)



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